FINGER FOOD
finger food

FINGER FOOD

Nel mondo culinario professionale il termine Finger Food nacque formalmente tra il 12 ed il 17 febbraio del 2002 nel contesto di Expo-Gast di Salisburgo dove, durante la classica competizione triennale, il regolamento della manifestazione prevedeva un programma specialistico di Finger Food, per le Squadre Nazionali di Chef di cucina che partecipavano. Nei parametri, del resto molto generalizzati, si indicavano i Finger Food come un’idea gastronomica collocabile ad inizio pasto, articolata, che poteva essere mangiata in punta di dita. Da qui in avanti si manifestò il grande entusiasmo di molti chefs nel dilettarsi alla ricerca di ricette, spunti, leccornie, aperitivi, che meglio potessero esprimere l’idea del Finger Food. D’altro canto il patrimonio culturale enogastronomico della cucina classica già aveva un’idea di “Petites Bouches”: piccoli bocconi, aperitivi, privi di un’essenziale codifica legata non solo alla dimensione, ma all’intera struttura. Da oggi in poi, un comitato scientifico sostenuto da due riviste specializzate e di settore quali Zafferano e L’Arte in Cucina, ha voluto mettere nero su bianco le nozioni sul Finger Food, dopo aver analizzato quanto in questi sette anni si è fatto, visto, detto e presentato in merito all’argomento. La ricerca del comitato scientifico ha preso spunto da tutte quelle occasioni a livello internazionale e nazionale all’interno delle quali i Finger Food sono stati oggetto di valutazione da parte di giudici. In particolare, il Comitato Scientifico ha messo in luce un sistema ragionato e puntuale, utile a quanti desiderino promuovere e valorizzare, all’interno della propria realtà ristorativa, l’offerta gastronomica denominata Finger Food.
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